Nel corso della “ricerca sul campo” svolta dall’équipe di Diskolé presso il CPIA1 di Torino abbiamo scoperto che la tecnica dello stop-motion, semplificata dall’uso dei tablet e da specifiche app, è uno strumento molto efficace per sostenere i percorsi didattici, agevolare l’apprendimento significativo in un’ottica costruzionista, stimolando la motivazione ad apprendere, potenziando la competenza logico-analitica in modo non trasmissivo, anche grazie all’uso combinato del dispositivo digitale e di modalità analogiche.
Si tratta inoltre di una tecnica che, proprio grazie alla semplificazione indotta dal digitale, risulta estremamente inclusiva, perché valorizza modalità altre di elaborazione e produzione delle conoscenze e consente a coloro che la utilizzano di instaurare un rapporto sinestetico, globale, immediato ed intuitivo con esse.
La tecnica dello stop-motion ( frame by frame o “passo uno”) sfrutta una particolare cinepresa che impressiona un fotogramma alla volta, azionata dall’operatore/animatore. Affinché la ripresa risulti fluida allo spettatore sono necessarie molte pose. Per svilupparla in modo semplice e alla portata di mano di tutte e tutti utilizziamo l’applicazione Apple Stop-mo, dotata di molte opzioni avanzate utlizzabili con pochi semplici click, tra cui filtri luce professionali, green screen e montaggio suoni. L’applicazione funziona con smartphone e tablet in modo semplice e molto intuitivo.
La tecnica prevede una fase preliminare durante la quale viene pensata la storia attraverso la costruzione di uno storyboard e le scenografie e i soggetti vengono pensati insieme e creati manualmente. Ne risulta dunque un prodotto misto, frutto di un processo insieme analogico e digitale, ed è proprio questo che garantisce il rapporto attivo, concreto, fisico con le conoscenze cui si accennava sopra. Il percorso dunque funziona come dispositivo di potenziamento dell’apprendimento perché è in grado di stimolare tutti i sensi di coloro che sono coinvolti.
Infine, l’aspetto concreto della produzione viene attinto non solo nella fase preliminare della realizzazione delle scene e dei soggetti ma, effettuate le pose, anche sul tablet, grazie alla modalità touch, che permette di toccare le scene, in fase di post-produzione, scegliendo il tempo di scorrimento dei fotogrammi, inserendo l’audio, scrivendo o modificando col dito le immagini. Quest’ultimo aspetto, legato alla manipolazione dello scorrimento dei fotogrammi, risulta estremamente efficace per comprendere concretamente le sequenze logico-temporali e i nessi causali, e può avere risvolti cognitivi molto importanti.
Stop Motion Workshops 2017-2018 di Diskolé